FranÁois Fejtɿ, "Il passeggero del secolo", Sellerio, 31 gennaio 2002
Ungheria. «D’altro canto, se ho rotto i rapporti con l’Ungheria ufficiale ho conservato i miei ricordi di gioventù, e poi l’amore per la lingua, così ricca, arcaica, multiforme, e della musica magiara, di Liszt, di Bartók, di Kódaly, del folklore tzigano
Ungheria. «D’altro canto, se ho rotto i rapporti con l’Ungheria ufficiale ho conservato i miei ricordi di gioventù, e poi l’amore per la lingua, così ricca, arcaica, multiforme, e della musica magiara, di Liszt, di Bartók, di Kódaly, del folklore tzigano. In una parola: la memoria del Danubio».