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 2002  gennaio 31 Giovedì calendario

Luca, quarantenne, tre figli, diploma di perito elettronico e laurea in biologia, un passato in Marina e al Poligrafico dello Stato, hacker per un’azienda contro la pirateria del web e falsario: «Tutte le monete possono essere falsificate

Luca, quarantenne, tre figli, diploma di perito elettronico e laurea in biologia, un passato in Marina e al Poligrafico dello Stato, hacker per un’azienda contro la pirateria del web e falsario: «Tutte le monete possono essere falsificate. Anche l’euro. E’ solo un problema di costi. Io adesso mi sto concentrando sulle banconote da 5 e da 10: le osservo, provo. Ma al momento è come se volessi imitare la voce di Claudio Villa: al massimo, posso scimmiottarlo. Prevedo però che entro giugno 2003, quando avremo anche il laser per gli ologrammi, la contraffazione sarà eccellente». Secondo Luca, tutto l’occorrente per fare un buon falso è reperibile su Internet: un gel fissante, prodotto da un’azienda texana per rivestire le pillole degli analgesici, dà la giusta consistenza tattile alle banconote dell’euro, «solo che 250 grammi, che non ci fai niente, costano 70 mila lire» (per ottenere un buon effetto con le lire era sufficiente una normale lacca per capelli: 2000 lire al barattolo). Gli inchiostri cangianti per fare le sfumature sono quelli che si usano per restaurare i quadri e i mobili antichi: si trovano su Internet per 250 mila lire al chilo. Il filo di sicurezza lo vendono online certe acciaierie nord europee (5 mila lire al metro): non è uguale a quello autentico, che è pieno di microscritture e non si sfila dal biglietto, «ma l’utente mica sa che dovrebbe essere fisso». Impossibile, per il momento, falsificare l’ologramma: «Non c’è modo di contraffarlo se non con il laser, per via della sua quadridimensionalità. So che è già stato contattato un fisico che vive all’estero, in Svizzera: vedremo». In attesa che venga trovata la tecnologia giusta, Luca si sta occupando delle monete da 2 euro, «facili da smerciare, nessun controllo elettronico».