Paola Pitagora, "Fiato díartista", Sellerio, 31 gennaio 2002
Caffè Rosati. «L’abbordaggio al caffè Rosati avveniva per gradi. Gli artisti alle prime armi si incontravano davanti alla chiesa di S
Caffè Rosati. «L’abbordaggio al caffè Rosati avveniva per gradi. Gli artisti alle prime armi si incontravano davanti alla chiesa di S. Maria dei Miracoli, accanto alle colonne; sbirciavano coloro che entravano da Rosati, giornalisti, belle donne, scrittori. Man mano che si acquisiva sicurezza, ci si poteva avvicinare al caffè, magari sedersi fuori se era ancora vuoto, ma con l’occhio vigile, perché il cameriere arrivava quasi subito. Oppure entrare con aria indaffarata, chiedere un gettone alla cassa e precipitarsi a telefonare, magari a casa, ciao mamma stasera tardo un po’. Sperando ovviamente di venire intercettati da qualcuno che offrisse da bere. Ma una volta fatta la mostra da Plinio, alla Tartaruga, o Alla salita, a piazza di Spagna, allora sì l’artista entrava da Rosati, salutava, ordinava un whisky».