Bruno Luver, "Il Dottor H.: Haider e la nuova destra europea", Einaudi, Torino 2000, 1 febbraio 2002
Dopo il 1945. «Negli anni della sconfitta la famiglia Haider vive modestamente in un appartamento di due stanze
Dopo il 1945. «Negli anni della sconfitta la famiglia Haider vive modestamente in un appartamento di due stanze. La casa natale del piccolo Joerg verrà ampliata solo nel corso degli anni. Dorothea Haider è costretta a fare le pulizie in un sanatorio, dove racconterà agli amici di essere stata insultata dalle pazienti ebree, che le sputano addosso, rimproverandole il suo passato nazista. Il padre si deve accontentare di un umile lavoro in una fabbrica di scarpe. In seguito, la madre, poliglotta, colpita dal Berufsverbot, il divieto di lavoro nella scuola pubblica per i collaboratori del regime nazista, riuscirà ad arrotondare le magre entrate familiari dando ripetizioni private di latino».