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 2002  febbraio 04 Lunedì calendario

Vianello Maddalena, di anni 81. Originaria di Venezia, vedova, ex dirigente del ministero delle Finanze, duemila euro al mese di pensione, da trent’anni viveva in un appartamento in affitto a Torino

Vianello Maddalena, di anni 81. Originaria di Venezia, vedova, ex dirigente del ministero delle Finanze, duemila euro al mese di pensione, da trent’anni viveva in un appartamento in affitto a Torino. Con lei abitava il figlio Fantuzzi Gian Lorenzo, di anni 45, aria distinta, orgoglioso, ex carabiniere, disoccupato, di tanto in tanto commercialista o investigatore privato. Costui, abituato a far la bella vita, non voleva saperne di vendere i beni di famiglia per pagare svariati mesi di affitto arretrato. Dopo un primo avviso di sfratto, l’altra mattina gli bussarono alla porta due ufficiali giudiziari, un fabbro e la proprietaria della casa. Il Fantuzzi li accolse in salotto senza fare storie, chiese alla domestica di intrattenerli e annunciò che andava a fare la valigia. Invece s’appartò per scrivere qualche riga di testamento. Poi prese la sua pistola, entrò in bagno, chiese alla madre di raggiungerlo e sparò tre colpi: due per lei, uno per sé. Intorno alle 11 e 30 di giovedì, nell’attico di una palazzina signorile, duecento metri quadri, tre salotti, tre camere da letto, ampia sala da pranzo, affreschi e stucchi alle pareti, controsoffitti in noce, mobili antichi, tappeti orientali, arazzi, sculture, un quadro di De Chirico in corridoio, collezione di Rolex e ninnoli d’argento. In garage, Bmw cabriolet e Porsche intestate al Fantuzzi.