www.lescienze.it del 01.02.2002, 4 febbraio 2002
Alcuni paleontologi dell’Università di Cambridge, studiando la distanza tra diverse impronte fossili di dinosauro scoperte nell’Inghilterra meridionale (presso Ardley Quarry nell’Oxfordshire), hanno concluso che i giganteschi carnivori che vissero 163 milioni di anni fa, erano in grado di raggiungere una velocità massima di 30 chilometri orari, nonostante la massa enorme
Alcuni paleontologi dell’Università di Cambridge, studiando la distanza tra diverse impronte fossili di dinosauro scoperte nell’Inghilterra meridionale (presso Ardley Quarry nell’Oxfordshire), hanno concluso che i giganteschi carnivori che vissero 163 milioni di anni fa, erano in grado di raggiungere una velocità massima di 30 chilometri orari, nonostante la massa enorme. I calcoli mostrano che gli animali camminavano normalmente con passi molto lunghi a circa cinque chilometri all’ora, come gli esseri umani, ma potevano raggiungere i trenta allargando le dita delle zampe posteriori: la lunghezza del passo si allungava dai 2,7 metri fino ai 5,5 della corsa. Purtroppo, nonostante le impronte ritrovate (appartenenti probabilmente a un Megalosauro di circa sette metri) siano fra le più lunghe al mondo e si estendano per circa 180 metri, riguardano ancora troppi pochi passi per poter stabilire un altro dettaglio importante: per quanto tempo poteva essere mantenuta la velocità massima.