Mario De Micheli, "L’arte sotto le dittature", Feltrinelli, 4 febbraio 2002
La scultura è un gatto. «Ho un paragone, che ripeto spesso. Là c’è un gatto, che è la creta, l’opera d’arte
La scultura è un gatto. «Ho un paragone, che ripeto spesso. Là c’è un gatto, che è la creta, l’opera d’arte. Gli vai incontro per prenderlo e quello scappa. Allora fai l’indifferente, ti siedi. Dopo un minuto il gatto ti salta sulle ginocchia. Questa è l’opera d’arte: e allora la puoi accarezzare, e anche strangolare, è tua» (Arturo Martini, scultore, morto nel 1947, cinquantasettenne, all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, senza essere riuscito a ritornare, come voleva, nella sua Vado Ligure).