Daniel Nettle e Suzanne Romaine, "Voci del silenzio", Carocci, 4 febbraio 2002
Fenomeni. «L’ebraico è stato trasmesso di generazione in generazione per più di 2.000 anni come la lingua dei testi sacri, degli scritti rabbinici e della preghiera formale
Fenomeni. «L’ebraico è stato trasmesso di generazione in generazione per più di 2.000 anni come la lingua dei testi sacri, degli scritti rabbinici e della preghiera formale. Nel XIX secolo esso non veniva praticamente più usato se non in queste situazioni. Con l’avvento del sionismo e la creazione dello stato di Israele nel 1948, l’ebraico, in un fenomeno senza precedenti, fu reivantato nei contesti dai quali era scomparso. Esso è ora la lingua nazionale, quasi tutti gli israeliani lo parlano e più di tre milioni di loro lo impiegano come prima lingua».