Masolino d’Amico su La Stampa del 03/02/02 a pagina 23., 3 febbraio 2002
«"Viaggio in Italia" fu come ben sanno gli studiosi girato senza nessuna sceneggiatura, sulla base di un progettino che cambiava ogni giorno: metodo che se rischiò di fare impazzire il protagonista, l’inglese George Sanders, diede allo stesso tempo alla sua interpretazione un nervosismo contenuto, una inquietudine sotterranea, eccellenti per il suo personaggio di coniuge in crisi
«"Viaggio in Italia" fu come ben sanno gli studiosi girato senza nessuna sceneggiatura, sulla base di un progettino che cambiava ogni giorno: metodo che se rischiò di fare impazzire il protagonista, l’inglese George Sanders, diede allo stesso tempo alla sua interpretazione un nervosismo contenuto, una inquietudine sotterranea, eccellenti per il suo personaggio di coniuge in crisi. Dunque era prevista, a Capri, una scena mondana, un salotto, per la quale era stata scritturata una attrice francese. Costei aveva accettato pur di lavorare con Rossellini, ma adesso pretendeva giustamente di studiarsi le sue battute di dialogo, e minacciava di non muoversi da Parigi prima di averle ricevute. Il giorno prima di quello fissato per girare la scena mio zio affrontò il regista: "Se non le mandiamo qualcosa, quella non sale sull’aereo". Ma Rossellini non aveva né il tempo né la voglia per mettersi a scrivere roba che poi comunque non avrebbe utilizzato. "Le battute non ci sono. Raccontale quello che vuoi". "Ma che le posso raccontare?". "Be’, dille... dille che avrà una gamba ingessata". "Una gamba ingessata? Solo questo? E perché?". "Non ti preoccupare, dille che avrà una gamba ingessata. Solo questo. Vedrai come si precipita". Aveva ragione. Da buona professionista, l’attrice capì subito che un particolare strano come una gamba ingessata senza motivo apparente in mezzo a gente vestita da sera in un posto come Capri l’avrebbe messa comunque al centro dell’attenzione. E si precipitò» (Masolino d’Amico).