Francesco Merlo sul Corriere della Sera del 03/02/02 a pagina 11., 3 febbraio 2002
«La politica aiuta l’arte non occupandosene, e l’arte aiuta la politica raccontandola, dileggiandola, oltraggiandola e amandola ma senza mai sostituirsi ad essa, stando lontano dalle sezioni, dai comitati centrali, dai ministeri, dai palchi, dalle campagne elettorali, dalle dichiarazioni d’ufficio, dagli appelli per Rutelli o dagli spot per Berlusconi
«La politica aiuta l’arte non occupandosene, e l’arte aiuta la politica raccontandola, dileggiandola, oltraggiandola e amandola ma senza mai sostituirsi ad essa, stando lontano dalle sezioni, dai comitati centrali, dai ministeri, dai palchi, dalle campagne elettorali, dalle dichiarazioni d’ufficio, dagli appelli per Rutelli o dagli spot per Berlusconi. Plutarco, che s’intendeva tanto di artisti quanto di politici, raccontava come Filippo il Macedone ebbe a biasimare il figlio Alessandro Magno perché durante un banchetto aveva suonato melodiosamente e con tecnica impeccabile: "Non ti vergogni di suonare così bene la cetra?"» (Francesco Merlo).