Sergio Noja, "Maometto profeta dellíIslm", Mondadori, 5 febbraio 2002
Politeismo preislamico. «Oltre alle divinità chiaramente individuate come Manat, Allat, al-Uzza (la gloriosissima) – qualcuno ha avanzato la teoria che fossero considerati esseri intermedi fra l’uomo e Allah, quasi come i ministri, ai quali ci si rivolge non osando rivolgersi al re – gli arabi pagani credevano nei ginn, spiritelli o genietti di stirpe né umana né divina, maschi e femmine, che a stuoli abitavano i deserti e i luoghi solitari e che non rifiutavano il colloquio, o a volte l’amplesso, con gli uomini»
Politeismo preislamico. «Oltre alle divinità chiaramente individuate come Manat, Allat, al-Uzza (la gloriosissima) – qualcuno ha avanzato la teoria che fossero considerati esseri intermedi fra l’uomo e Allah, quasi come i ministri, ai quali ci si rivolge non osando rivolgersi al re – gli arabi pagani credevano nei ginn, spiritelli o genietti di stirpe né umana né divina, maschi e femmine, che a stuoli abitavano i deserti e i luoghi solitari e che non rifiutavano il colloquio, o a volte l’amplesso, con gli uomini».