Naomi Klein, ìNo Logoî, Baldini&Castoldi Pagine 454 Lire 32 mila, 6 febbraio 2002
Subliminal Seduction. Negli anni Cinquanta e poi di nuovo nei Settanta si diffuse tra i consumatori occidentali l’ossessione di essere ingannati dai pubblicitari mediante «l’utilizzo occulto di tecniche subliminali»
Subliminal Seduction. Negli anni Cinquanta e poi di nuovo nei Settanta si diffuse tra i consumatori occidentali l’ossessione di essere ingannati dai pubblicitari mediante «l’utilizzo occulto di tecniche subliminali». Nel 1957 Vance Packard pubblicò I persuasori occulti, teorizzando che i sociologi riempivano la pubblicità di messaggi invisibili all’occhio umano. Nel 1973, Wilson Bryan Key pubblicò Subliminal Seduction, studio sui «messaggi lascivi nascosti nei cubetti di ghiaccio». Key, convinto della sua scoperta, sosteneva tra l’altro che «la promessa subliminale rivolta a tutti coloro che acquistavano il gin Gilbety non era altro che la solita vecchia orgia sessuale». Tali teorie hanno prodotto un sottogenere di pubblicità ironiche, come quella di Absolut Vodka nel 1990, chiamata Absolut Subliminal: «Un bicchiere di vodka on the rocks con la parola ”absolut” chiaramente visibile sui cubetti di ghiaccio».