Alberto Savinio, ìNuova Enciclopediaî, Adelphi Pagine 401, lire 38 mila., 8 febbraio 2002
Ermocrate. «Avaro. Dettando il proprio testamento si era istituito erede di se stesso. Va bene. Ma colui che istituisce eredi la moglie e i figli è appena meno avaro di Ermocrate e un po’ meno ancora colui che istituisce eredi i nipoti; e sempre meno via via colui che istituisce eredi i cugini, uno zio lontano, un amico, un semplice conoscente, un ignoto
Ermocrate. «Avaro. Dettando il proprio testamento si era istituito erede di se stesso. Va bene. Ma colui che istituisce eredi la moglie e i figli è appena meno avaro di Ermocrate e un po’ meno ancora colui che istituisce eredi i nipoti; e sempre meno via via colui che istituisce eredi i cugini, uno zio lontano, un amico, un semplice conoscente, un ignoto. Finché si arriva a colui che istituisce erede il suo peggiore nemico e solo costui non è avaro».