Luciano Canfora, ìUn mestiere pericoloso ñ La vita quotidiana dei filosofi greciî, Sellerio., 8 febbraio 2002
Morire. «Vaneggia chi sostiene di temere la morte non perché ci arrechi dolore quando è presente, ma in quanto imminente
Morire. «Vaneggia chi sostiene di temere la morte non perché ci arrechi dolore quando è presente, ma in quanto imminente. Ciò che infatti non ci turba quando è presente, quando è atteso reca un dolore inesistente. Dunque il più rabbrividente dei mali è nulla per noi: giacché quando noi siamo la morte non è presente, e quando è presente la morte, allora noi non siamo».