Claudio Gatti su Il Sole 24-Ore del 05/02/02 a pagina 7., 5 febbraio 2002
Secondo uno studio della Banca mondiale l’industria del tabacco trae beneficio dall’esistenza del contrabbando: «Un aumento della percentuale delle sigarette contrabbandate in un mercato provoca un calo nei prezzi del prodotto, sia tassato che non, e un aumento dei consumi generali, legali e non»
Secondo uno studio della Banca mondiale l’industria del tabacco trae beneficio dall’esistenza del contrabbando: «Un aumento della percentuale delle sigarette contrabbandate in un mercato provoca un calo nei prezzi del prodotto, sia tassato che non, e un aumento dei consumi generali, legali e non». A ogni punto di percentuale di correzione del prezzo delle sigarette corrisponde una variazione del 0,2-0,4% nella domanda generale. Esempio: offrendo sigarette di contrabbando a un costo pari alla metà di quelle legali, si produce un incremento nei consumi del 10-20%. Il contrabbando servirebbe alle multinazionali anche per indurre i Governi a non aumentare le tasse (che fanno scendere automaticamente i consumi).