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 2002  febbraio 15 Venerdì calendario

BURLANDO

BURLANDO Claudio Genova 27 aprile 1954. Politico. Pd (già Pci, Pds, Ds). Presidente della regione Liguria (dal 2005, rieletto nel 2010). Laureato in Ingegneria elettronica, lavorò nel settore della ricerca per la Elsag Bailey. Iscrittosi al Pci nel 1975, fu consigliere comunale, vicesindaco e dal 1990 al 1993 sindaco di Genova. Passato nei Ds, fu eletto alla Camera per la prima volta nel 1996. Ministro dei Trasporti nel Prodi I (1996-1998) • «[...] prodiano di ferro, ”professionista” della politica, cresciuto nelle fila della Fgci, ex vicesindaco e sindaco di Genova (1990/1993), deputato dal ”96 ed ex ministro dei Trasporti nel governo Prodi (1996/1998) [...]» (Davide Gorni, ”Corriere della Sera” 5/4/2005) • «Sui documenti di suo nonno Emanuele c’è scritto facchino, perché la lingua della burocrazia italiana non prevede il termine camallo. [...] Da ragazzo faceva ginnastica con il famoso cantautore Ivano Fossati e frequentava la stessa scuola di Massimo D’Alema ”che però non conoscevo, alla politica sono arrivato più tardi, nel ”75; mi iscrissi al Pci negli anni della massima spinta. La mia è una generazione che ha cominciato a far politica con Berlinguer ...” [...] Schivo, appartato, quasi brusco, ricorda con pacate parole la sua disavventura giudiziaria del 19 maggio del 1993, quando era sindaco di Genova e fu incarcerato per abuso d’atti d’ufficio riguardo alla costruzione di un sottovia, accusa da cui fu riconosciuto completamente innocente: ”Mi ha molto aiutato la solidarietà dei genovesi e di tutto il partito, ma è stato un passaggio molto difficile” [...]» (Patrizia Carrano, ”Sette” n. 4/1997) • Raccontò Lorenzo Necci, ex amministratore straordinario delle Ferrovie diventato l’uomo-simbolo della seconda Tangentopoli: «Burlando il giorno del suo insediamento al ministero dei Trasporti mi disse esplicitamente: ”Fai partire un solo treno da Gioia Tauro e sei fuori dalle Ferrovie». Lui nega: «Vorrei soltanto ricordare che quando sono arrivato al ministero dei Trasporti, il raccordo ferroviario di Gioia Tauro non esisteva. L’abbiamo fatto noi. Di più, mi ricordo di essere andato a Gioia Tauro per l’inaugurazione del raccordo. Era il luglio del 1996, andai a Gioia Tauro proprio per valorizzare quest’opera, per vedere la partenza del primo treno. Il capostazione mi diede un fischietto per dare il via. Poi, siccome con me c’era la direttrice generale del porto, la dottoressa Falqui, Roberta Falqui, porsi a lei il fischietto. Così... un gesto di galanteria […] Sotto il mio governo sono stati approvati tanti spezzoni di alta velocità: il nodo di Roma, quello di Firenze e di Bologna, poi la Milano-Bologna, la Padova-Mestre[…] Durante la mia gestione abbiamo lavorato senza minacce e con serenità» (Gianna Fregonara, ”Corriere della Sera” 19/12/2001).