Varie, 21 febbraio 2002
CUCCARINI
CUCCARINI Lorella Roma 10 agosto 1965. Ballerina e conduttrice tv. «Era il 1985 e Pippo Baudo, l’uomo che l’ha scoperta e lanciata, la volle al suo fianco in Fantastico 6 e fu un successo strepitoso. L’anno dopo, (stagione televisiva ”86-’87), la vera consacrazione con Fantastico 7, l’edizione forse più spettacolare del famoso varietà del sabato sera con punte d’ascolto di 22 milioni di telespettatori, e il 50% di share (sempre con Baudo, e con Alessandra Martines, il trio Solenghi-Lopez-Marchesini e Nino Frassica). Poi il passaggio in Mediaset» (Maria Volpe, ”Corriere della Sera” 4/6/2002). «Uguale a sempre, bionda, sottile, le efelidi da bambina che affiorano sul naso, fiore d’acciaio […] Sgrana gli occhi quando la definiscono artista ”non esageriamo”, ride quando la chiamano showgirl ”ma lo sapete chi sono le showgirl in America? Ci hanno fatto pure un film, sono quelle che ballano attaccate al palo. Io al massimo mi alleno alla sbarra. Sono solo una donna di spettacolo”» (Silvia Fumarola, ”la Repubblica” 10/7/2002). Dall’autunno 2002 di nuovo alla Rai. «’La più amata dagli italiani” non è più amata dalla tv. Mediaset la emarginava, è tornata in Rai dove però lo show accanto a Gianni Morandi non ha dato i risultati sperati. Dopo, il nulla. [...] ”Ho scoperto che mi avevano messa da parte con una rabbia che non conoscevo. Sono stata una delle vittime di un momento storico che ha declassato chi, come me, è stata una protagonista della tv. Non credo ci siano state ragioni politiche. Probabilmente il gioco delle ”simpatie’ non mi ha più considerata. A un certo punto mi sono sentita rimbalzata da un ufficio all’altro. Chi fino al giorno prima mi cercava, il giorno dopo si negava e per me è cominciato un periodo di forte confusione [...] Tra le disattenzioni Rai ne ho notata una macroscopica. Milly Carlucci è un’amica e lungi da me l’idea di muovere una critica a come conduce Ballando con le stelle, è bravissima. Tuttavia con la mia storia di ballerina sarebbe stato uno show perfetto per me. Come mai in Rai, pur avendomi sotto contratto, non ci ha pensato nessuno? Ecco, quel genere di miopia mi ha lasciato l’amaro in bocca [...] Vorrei fare la Iena perché nella vita a modo mio lo sono stata. Mi piacerebbe rimettermi in gioco con un programma di nuova generazione. In fondo sono giovane, [...] e anche se faccio parte di una tv che ha vissuto l’ultimo sfarzo del ”varietà’, sono un’atipica. Vorrei lavorare con la Gialappa’s, Fabio De Luigi o Maurizio Crozza. Sento sulla pelle un programma stile Luciana Litizzetto dove questo cavolo di appellativo di ”fidanzata d’Italia’ mi si scolli di dosso una volta per tutte [...] di difetti ne ho un vagone. Lo sanno mio marito, la mia famiglia, i miei cari. Forse, la disciplina del balletto con cui mi sono formata, ha forgiato il mio carattere. Sono molto severa con me stessa e ogni mattina mi alzo cercando di dare il meglio, sbagliare il meno possibile assecondando i desideri di chi mi sta vicino evitando, se possibile, lo scontro”» (Luca Dondoni, ”La Stampa” 24/11/2005).