Varie, 21 febbraio 2002
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Cura Jose
• Rosario (Argentina) 5 dicembre 1962. Cantante lirico. «S’è scritto che è l’argentino più famoso al mondo dopo Maradona, c’è chi l’ha definito l’erede di Placido Domingo. Di certo [...] attivo nei massimi teatri e con i più grandi direttori (Abbado, Muti, Mehta e tanti altri), è uno dei cantanti più completi della sua generazione: voce espressiva, intelligenza musicale brillante, cura della recitazione, presenza intensamente latina. E per di più un bel volto telegenico, dote più che mai opportuna in questi nostri tempi, come hanno dimostrato certi suoi successi planetari in produzioni filmate o riprodotte in video e dvd. [...] “Mi sento a mio agio davanti alla telecamera: sono stato il primo tenore a cantare Otello in diretta, nel ’97 da Torino, con Abbado. Memorabile anche l’esperienza della Traviata, rigorosamente live, che interpretai a Parigi nel 2000 in Mondovisione. La regia era di Patroni Griffi, che mi ha insegnato tanto sul cinema, come la Cavani, regista della Cavalleria Rusticana che feci a Ravenna con Muti, e anche come Olmi, che mise in scena Otello facendone un anti-eroe patetico e codardo, pieno di lati negativi. Mi piace non sfuggire ai risvolti bassi dei personaggi [...] Ho cominciato a studiare musica per diventare direttore. Iniziai col canto solo perché uno dei miei maestri mi consigliò di farlo in funzione del lavoro direttoriale. Oggi riverso nella direzione ciò che ho imparato cantando, per esempio il modo di respirare. Sono principal guest conductor della Sinfonia Varsavia (era l’orchestra di Menuhin) e della Filarmonica Bulgara"» (Leonetta Bentivoglio, “la Repubblica” 3/6/2003).