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 2002  febbraio 21 Giovedì calendario

DallaBona Samuele

• Portogruaro (Venezia) 6 febbraio 1981. Calciatore. Dell’Atalanta, squadra in cui è cresciuto e dove è tornato nel 2010. Lanciato dal Chelsea, ha giocato anche con Milan, Bologna, Lecce, Sampdoria, Napoli, Iraklis, Verona • «Era il ’98, stavo disputando l’Europeo con la under 16 in Scozia. Vialli è venuto a vedermi un paio di volte. Dopo l’ultima partita mi si è avvicinato e mi ha fatto i complimenti. Mi ha detto: “Sei bravo, mi piaci. Vuoi venire a provare come si sta da noi?”. Non mi sembrava vero. In Italia giocavo con la primavera dell’Atalanta. E all’improvviso avevo davanti un campione come Vialli. Gianluca è sempre stato un mio eroe perché da piccolo ero juventino. Anzi, lo sono ancora. Così mi è sembrata un’occasione da non perdere e sono andato a provare [...] Mi ha stupito la mancanza di strutture, di impianti e di preparazione. Quando sono arrivato e ho visto fuoriclasse come Desailly e Vialli che si allenavano su un campetto come tanti vicino a Heathrow ho pensato che quasi quasi ci conveniva andare a giocare a Hyde Park. Per me è stato difficile soprattutto perché con l’Atalanta la situazione era molto diversa. A Zingonia c’è tutto. Certo, se fosse stata un’altra squadra inglese a cercarmi - senza italiani e senza Vialli - probabilmente non sarei andato. In Italia siamo eccessivamente meticolosi, ma qui sono troppo approssimativi. Bisognerebbe trovare una via di mezzo [...] Gianluca mi aveva fatto delle promesse. Mi aveva detto che quest’anno sarebbe stato il mio anno. Quando è stato licenziato ho temuto che sarei rimasto per sempre in tribuna. Invece Ranieri è venuto già il primo giorno a vedere la partita delle riserve nella quale giocavo anch’io. Alla fine mi ha fatto i complimenti e mi ha detto di tenermi pronto a debuttare tra i grandi. E così è stato» (“Corriere della Sera”, 6/1/2001).