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 2002  febbraio 21 Giovedì calendario

DANDINI

DANDINI Serena Roma 22 aprile 1954. Conduttrice tv (da ultimo Parla con me, Raitre). Direttore artistico dell’Ambra Jovinelli di Roma • «Da vent’anni la ”ragazza della tv” si diverte a giocare con la satira, offrendo la spalla a vecchi e nuovi talenti comici in programmi che hanno lasciato il segno nella storia del piccolo schermo. Da qualche anno però Serena Dandini ha trovato la sua postazione ideale seduta su un divano rosso, la domenica notte su RaiTre, e da lì parla di tutto con ospiti selezionati e presenze fisse come Dario Vergassola, la Banda Osiris, Ascanio Celestini e Andrea Rivera. Oltre alla carrellata di personaggi interpretati da Neri Marcoré, Paola Cortellesi e le sporadiche apparizioni di Corrado Guzzanti. [...]» (Rita celi, ”la Repubblica” 26/4/2008) • «[...] regina del luogocomunismo su tacco dodici [...]» (Aldo Grasso 25/3/2010) • «[...] Fu comparsa da Carlo Massarini, fettina di Avanzi, propaggine dei Guzzanti Brother’s. Fin dai debutti apparve bella di coscia ma un po’ forte di fianchi: grassottella dimagrita, ”ex sgianfona”, come la chiamano premurosamente le sue amiche, veste di nero, che sfina e fa sempre chic. Ha l’espressione un po’ così, di quelli che ridono pure in un cimitero. Sembra adrenalinica ma ha il senso del ritmo di un capo troupe dell’Ambra Jovinelli a un passo dalla pensione. Non sa cantare né ballare né recitare: sa invece intrattenere con un alto tasso di affidabilità ideologica fino a diventare la ninfa dello pseudogiovanilismo veltronista. Fu con vero piacere e livore che bruciò in diretta un volantino ”fascista” redatto per altro dalla fidanzata di un pericoloso capo fascista che ancora la cerca. Piace molto a Maurizio Costanzo che l’ha portata a Mediaset perché vede in lei un clone non si sa se di Maria De Filippi o Enrico Papi. Ha toccato il minimo storico con una trasmissione a quiz sul cinema di cui nessuno ricorda più il titolo (neppure noi)» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini”, 10/10/1998) • «C’è chi, rubando il soprannome ad Alessandro Baricco, l’ha ribattezzata ”la giovane Holding”.E non solo per le sue molteplici attività nello spettacolo. Intendiamoci, per essere brava Serena Dandini è brava. Prediletta da quel pubblico di sinistra che vede in lei l’espressione della comicità intelligente, l’inventrice della Tv delle ragazze è oggi una saggia e tosta ragazza [...] capace di incassare tranquillamente (durante la trasmissione L’ottavo nano) anche una perfida battuta sulle sue rughe. E sotto quel look sbarazzino-dandinesco (tailleur-pantalone a righe, camicie sgargianti, sandali yé-yé) batte il cuore di un’abile imprenditrice di se stessa e del suo piccolo gruppo, dove spiccano il fidanzato musicista Lele Marchitelli e la fedele Gabriella Ruisi, capace di moltiplicare i campi di intervento (Raitre, Italia 1, Stream, ora Raidue appunto con L’ottavo nano), riuscendo a restare libera e senza mai consegnarsi a contratti capestro. Ma nella crescita del ”Dandini power”, un modello un po’ Arbore un po’ Costanzo (’Però io ho le tette, loro no” scherza), conta molto anche una spiccata capacità di tessere alleanze, di trovare amici e sponsor. Nel centrosinistra, ma non solo. Anzi, facendo di quella guizzante vocazione alla trasversalità il marchio della propria libertà. Uno dei primi ad accordarle fiducia fu Angelo Guglielmi, allora direttore di una Raitre rivoluzionaria nel mischiare materiale ”alto” e ”basso” [...] Per quella promettente speaker radiofonica che da grande avrebbe voluto insegnare letteratura angloamericana fu il primo passo vincente. [...] Poi c’è la politica. E qui i rapporti si fanno più sfuggenti, impalpabili, indecifrabili. Di sicuro Serena Dandini non è nelle grazie di Massimo D’Alema, se non altro per la memorabile caricatura tributatagli da Sabina Guzzanti all’epoca del Pippo Chennedy Show. Più tranquille risultano, complice l’afflato cinefilo, le relazioni col segretario ds Walter Veltroni, bonariamente evocato, come mister di un centrosinistra che ha già rinunciato a giocare [...] Semmai è con l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, per il quale dal ”95 lavorò in veste di consulente (’Gratuitamente” precisa lei) sui temi delle politiche giovanili, che Dandini intrattiene un legame più intenso, all’insegna di una reciproca stima. Si spiegherebbe così, almeno in parte, la decisione di assumere la direzione artistica nel restaurato Teatro Ambra Jovinelli di Roma [...]» (Michele Anselmi, ”Panorama” 25/1/2001).