Varie, 21 febbraio 2002
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DAnnucci Michele
• Atelia (Potenza) 17 settembre 1941, Pretoria (Sudafrica) 8 dicembre 2001. Missionario, fu assassinato a colpi d’arma da fuoco, probabilmente per rapinarlo • «Aveva passato la giornata nella zona di Shoshanguve South per preparare con un gruppo di giovani animatori una cresima collettiva che si doveva celebrare nella parrocchia di Erasmus, a circa 30 chilometri da Pretoria. [...] Superiore dei padri stimmatini del Sudafrica, Botswana e Tanzania, era profondamente legato all’Africa, dove era stato ordinato sacerdote (proprio e Pretoria) nel 1969, dopo che nel 1967 la curia aveva accettato la sua domanda di partire per il Sudafrica quando ancora era studente di teologia. Aveva prestato servizio tra le comunità di Oukasie, Jericho, Mmakau e Wildwoods. L’agenzia Misna lo descrive come ”dinamico ed entusiasta” e sempre capace di ”coniugare l’evangelizzazione con la promozione umana attraverso la costruzione di belle chiese e la realizzazione di opere di carità che resteranno per sempre nel cuore della gente che gli voleva bene”. Misna segnala anche che padre D’Annucci aveva continuato la sua attività ”nonostante i continui segnali dell’aumento della criminalità, un fenomeno che si va estendendo a macchia d’olio a causa della crescente povertà sociale in Sudafrica e altri paesi dell’area”. Il suo impegno gli aveva portato ”onori e riconoscimenti anche dall’ex presidente Nelson Mandela e dal sindaco di Pretoria, Smangaliso Mkhatshwa, che lo consideravano un vero amico del Sudafrica e della sua gente”» (’la Repubblica”, 10/12/2001).