Antonio DíAmbrosio ìLa bellezza femminile a Pompei. Cosmesi e ornamentiî, Lí"Erma" di Bretschneider., 6 novembre 2001
Gioielli. Tra i monili più indossati, diademi in oro con decorazioni a sbalzo o a traforo e piccole gemme incastonate; aghi per capelli in osso, bronzo, argento e oro, con l’impugnatura a forma di vasetto, pigna, uccello; anelli in oro, ornati di gemme, corniole e pasta di vetro; bracciali in oro e argento, decorati con gemme e smeraldi, a forma di serpente, simbolo di fecondità; collane ”monilia”, corte, a giro collo, con catena a maglie, chiusura a gancio, pendente a ”lunula” (falce lunare a punte congiunte); collane ”catenae”, lunghe maglie di filo, ornate da borchie, intrecciate sul petto, chiuse da una piccola ruota d’oro, simbolo di amore e fortuna; orecchini a doppio pendente, detti ”a grappolo”, decorati con perle e grani di smeraldo, uniti tra loro da una sottile rete di fili d’oro
Gioielli. Tra i monili più indossati, diademi in oro con decorazioni a sbalzo o a traforo e piccole gemme incastonate; aghi per capelli in osso, bronzo, argento e oro, con l’impugnatura a forma di vasetto, pigna, uccello; anelli in oro, ornati di gemme, corniole e pasta di vetro; bracciali in oro e argento, decorati con gemme e smeraldi, a forma di serpente, simbolo di fecondità; collane ”monilia”, corte, a giro collo, con catena a maglie, chiusura a gancio, pendente a ”lunula” (falce lunare a punte congiunte); collane ”catenae”, lunghe maglie di filo, ornate da borchie, intrecciate sul petto, chiuse da una piccola ruota d’oro, simbolo di amore e fortuna; orecchini a doppio pendente, detti ”a grappolo”, decorati con perle e grani di smeraldo, uniti tra loro da una sottile rete di fili d’oro.