Bernard Lewis, Gli assassini, Mondadori Pagine 169, 16 euro, 21 marzo 2002
Setta eretica ed esoterica che usa l’omicidio, o meglio il tirannicidio, come principale mezzo di lotta politica, gli Assassini diventeranno padroni di alcune fortezze in Persia e anche in Siria arrivando a seminare il terrore tra gli avversari, ovvero sultani e califfi vari
Setta eretica ed esoterica che usa l’omicidio, o meglio il tirannicidio, come principale mezzo di lotta politica, gli Assassini diventeranno padroni di alcune fortezze in Persia e anche in Siria arrivando a seminare il terrore tra gli avversari, ovvero sultani e califfi vari. Ma, pur costituendo un fenomeno tutt’altro che trascurabile del medioevo musulmano, il loro astro si eclisserà nell’arco di un paio di secoli. Dal 1300 in poi, saranno ridotti al rango di minoranza religiosa senza alcun potere, quella degli ismailiti nizari che ancor oggi riconoscono nell’aga khan il loro capo spirituale, perdendo la qualifica di sicari. Bernard Lewis ne ricostruisce le vicende cercando di far chiarezza tra leggende e aneddoti. Bernard Lewis, londinese, è professore emerito di studi mediorientali alla Princeton University. Tra le sue opere Europa barbara e infedele e il Medio Oriente.