I nuovi khan di Giampaolo R. Capisani Bem Pagine 320, euro 19,63, 22 marzo 2002
Pellicce in Africa. Le pecore che danno la famosa pelliccia di Astrakan sono nere o grigie e si chiamano "karakul" (in uzbeko "lago nero") dal nome della cittadina a 60 km a sud di Bukhora
Pellicce in Africa. Le pecore che danno la famosa pelliccia di Astrakan sono nere o grigie e si chiamano "karakul" (in uzbeko "lago nero") dal nome della cittadina a 60 km a sud di Bukhora. Le pellicce venivano usate in passato per i copricapi più pregiati, come quelli dei sovrani. Nel 1902 Roosvelt riuscì a ottenere dall’emiro di Bukhora alcuni esemplari di pecora che cercò di far acclimatare negli Stati Uniti e nel Canada. Il tentativo fallì. Fuori dal loro habitat, le bestie morirono senza riprodursi. Ebbe successo invece un commerciante di pelli della Namibia che stabilì una produzione non solo florida da decenni ma anche superiore alla uzbeka come qualità. Tale pelliccia è denominata "swakara" (South West Africa seguite dal nome "kara", "nero" in turco).