Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.332 27/02/2001, 27 febbraio 2001
Tutti, preoccupati, in casa si chiedevano spesso ”che sta facendo Micheluccio?”. In realtà il piccolo Guardì era molto irrequieto, ma bastava un teatrino di marionette per farlo felice («e non ho mai sopportato il pallone»)
Tutti, preoccupati, in casa si chiedevano spesso ”che sta facendo Micheluccio?”. In realtà il piccolo Guardì era molto irrequieto, ma bastava un teatrino di marionette per farlo felice («e non ho mai sopportato il pallone»). L’unica sculacciata della sua infanzia l’ha ricevuta dalla mamma il primo giorno di scuola perché rifiutava di mettersi il fiocco sul grembiule. A 9 anni recitava all’oratorio. Il suo cavallo di battaglia era il martirio di San Tarcisio. Come ”colonna sonora” aveva voluto ”Fenesta cà lucive”. (Inquadratura su Michele Guardì)