Seed 02 (2002), 16 aprile 2002
Una tecnica biomedica potrebbe consentire tra alcuni anni alle donne lesbiche di avere figli: la novità è che i bambini potrebbero avere il patrimonio genetico di entrambi i membri della coppia
Una tecnica biomedica potrebbe consentire tra alcuni anni alle donne lesbiche di avere figli: la novità è che i bambini potrebbero avere il patrimonio genetico di entrambi i membri della coppia. I ricercatori americani del Reproductive Genetics Institute di Chicago, guidati da Yuri Verlinsky, hanno prodotto uno sperma sintetico, da utilizzare per fecondare la cellula uovo prelevata da una donna. Lo sperma è creato a partire dal Dna di una cellula qualsiasi, sia di uomo che di donna. All’inizio il metodo era stato ideato per gli uomini che non producevano spermatozoi, poi si è pensato di estenderlo alle donne. Con un processo di aploidizzazione i ricercatori dimezzano il numero di cromosomi contenuti in una qualsiasi cellula del corpo, poi iniettano il materiale genetico in una cellula uovo, che fanno sviluppare. Il metodo è stato sperimentato con successo nei topi; tra un anno e mezzo potrebbe essere testato sugli esseri umani. Tuttavia, alcuni esperti temono che la tecnica sia troppo rischiosa per essere applicata agli esseri umani.