Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.258 28/09/1999, 28 settembre 1999
I ceffoni non gli sono mancati. Roberto Citran da bambino ha fatto il pieno di schiaffi, a cura soprattutto di mamma Emelina
I ceffoni non gli sono mancati. Roberto Citran da bambino ha fatto il pieno di schiaffi, a cura soprattutto di mamma Emelina. «Mi rincorreva intorno al tavolo. Quando cominciava ad urlare ”fermati se no ti coppo”, mischiando il dialetto veneto con l’italiano, capivo che era meglio ubbidire per evitare il peggio». I motivi dell’accanimento? Al piccolo Citran (padovano, 44 anni compiuti il 26 gennaio) piaceva gettare qualsiasi cosa dal balcone. Una certa preferenza per i giocattoli («con un trenino elettrico ho centrato un passante, che è poi salito in casa come una furia») ed un velo pietoso sul vezzo di lanciare sputi sui ciclisti («non riuscivo mai a prenderli perché pedalavano troppo in fretta»). (Inquadratura su Roberto Citran)