Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.253 24/08/1999, 24 agosto 1999
Michele, rimpinzato di pane dalla mattina alla sera («Mamma mi ricattava: non mi faceva giocare se non mangiavo») non è comunque diventato un peso massimo («Un miracolo o forse già una magia»), ma un bambino timido e buonissimo
Michele, rimpinzato di pane dalla mattina alla sera («Mamma mi ricattava: non mi faceva giocare se non mangiavo») non è comunque diventato un peso massimo («Un miracolo o forse già una magia»), ma un bambino timido e buonissimo. «E pulitissimo. Figurarsi che sempre, prima di sedermi, stendevo ovunque un fazzoletto candido di bucato. L’avevo visto fare dagli adulti sulle gradinate dello stadio. Mi sembrava una cosa piuttosto elegante». (Inquadratura su Michele Foresta)