Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.241 01/06/1999, 1 giugno 1999
Cancellava occhi e bocca alle Barbie per ridisegnarle come voleva lei. La piccola Emanuela odiava i suoi capelli alla maschietta («strillavo come un’aquila se qualcuno osava dirmi ”ma che bel bambino”») e passava ore davanti allo specchio
Cancellava occhi e bocca alle Barbie per ridisegnarle come voleva lei. La piccola Emanuela odiava i suoi capelli alla maschietta («strillavo come un’aquila se qualcuno osava dirmi ”ma che bel bambino”») e passava ore davanti allo specchio. Magari a tagliuzzarsi la frangia («ero diventata specialista nelle forme a triangolo»). Conclusione: fino a 13 anni pensava di essere orrenda, poi ha cominciato ad accettare le sue sembianze che diventavano ”umane” e particolarmente apprezzate. (Inquadratura su Emanuela Folliero)