Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.240 26/05/1999, 26 maggio 1999
Il desiderio più grande? Un trenino elettrico. Sarebbe stato il massimo della vita per qualsiasi bambino in tempo di guerra
Il desiderio più grande? Un trenino elettrico. Sarebbe stato il massimo della vita per qualsiasi bambino in tempo di guerra. «Per me lo è stato ancora di più. Ma nella mia famiglia molto modesta era inutile fare castelli in aria». Lo sottolinea Gianfranco D’Angelo che, classe 1936 (è nato a Roma il 19 agosto sotto il segno del Leone), ha perso il papà Walter ad appena 3 anni e mezzo. Un anno dopo anche mamma Albertina. A crescerlo ci ha pensato la zia Italia, che adottandolo gli ha dato quantità industriali di affetto ed il suo cognome Manni. Conclusione: pochi ricordi davvero brutti nell’infanzia di Gianfranco. (Inquadratura su Gianfranco D’Angelo)