Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.233 06/04/1999, 6 aprile 1999
Ride. Romina nella chiacchierata telefonica con ”Teresa” ride molto. Le piace la battuta, confessa di non poter fare a meno dell’ironia per sdrammatizzare («e per collezionare come al solito figuracce, già a scuola mi cacciavano spesso dalla classe perché non riuscivo a frenare la risarella»)
Ride. Romina nella chiacchierata telefonica con ”Teresa” ride molto. Le piace la battuta, confessa di non poter fare a meno dell’ironia per sdrammatizzare («e per collezionare come al solito figuracce, già a scuola mi cacciavano spesso dalla classe perché non riuscivo a frenare la risarella»). Un veloce accenno alla sua nuova casa al centro di Roma: «Sarà di gusto minimalista, solo linee essenziali». Certo tanti quadri alle pareti (olio a spatola su tela, nei toni del giallo, verde, bianco e turchese) firmati Romina Power. «Per me dipingere o scrivere poesie e racconti sono vere necessità. Non ho mai voluto fare mostre e non venderei i miei quadri perché non concepisco scambiarli con il denaro». A proposito, qual è il suo rapporto con i soldi? Risposta: una bella risata. (Inquadratura su Romina Power)