Nanni Balestrini-Alfredo Giuliani, "L’avanguardia letteraria degli anni Sessanta. Gruppo 63", testo&immagine, 27 giugno 2002
Lezioni di limonata. "Disponevo di un’arma eccezionale. Pochi sanno usarla. Io invece ho una abilità straordinaria con la lingua
Lezioni di limonata. "Disponevo di un’arma eccezionale. Pochi sanno usarla. Io invece ho una abilità straordinaria con la lingua. So avvolgerla a vite, so imprimerle vibrazioni in senso orizzontale e verticale (in rapporto all’asse della faccia), posso ammucchiarla in fondo alla gola e poi catapultarla in avanti come un ariete, posso anche lanciarla con leggerezza come una canna da pesca, posso tenerla perfettamente immobile per qualche minuto e poi gettarla allo sbaraglio con movimenti sussultori come se fosse impazzita. So avvolgerla su se stessa come un tappeto e poi svolgerla improvvisamente, so farla girare come un’elica, agitarla come una frusta e puntarla come una spada, posso distenderla come un lenzuolo o sventolarla come una bandiera, farla diventare dura come il ferro o morbida come una medusa. Ma per ottenere il massimo effetto si tratta soprattutto di sfruttare la sorpresa, come in guerra. E il ritmo. Senza il ritmo non si combina niente, si fa della confusione e nient’altro... Se la donna collabora posso fare anche il tappo di champagne. Arrotolare la lingua a forma di tappo mentre la donna avvolge la sua intorno alla mia. Ritirare la lingua con uno strappo violento. Il vuoto d’aria crea il botto. Da fuori non si sente niente, quindi si può fare anche in pubblico" (Luigi Malerba, Il serpente).