Philip Ball, "Colore. Una biografia", Rizzoli 2002, 27 giugno 2002
Giallo indiano. Tra i prodotti importati dalla Compagnia delle Indie orientali dal XVI secolo, il pigmento "giallo oro", in uso in India dal Quattrocento col nome Purrei, venduto in forma di sfere dure e puzzolenti
Giallo indiano. Tra i prodotti importati dalla Compagnia delle Indie orientali dal XVI secolo, il pigmento "giallo oro", in uso in India dal Quattrocento col nome Purrei, venduto in forma di sfere dure e puzzolenti. Solo nel 1883 si scoprì l’origine: nella città di Monghyr, provincia del Bihar nordorientale, alcuni allevatori di bestiame lo fabbricavano con l’urina di mucche nutrite esclusivamente con foglie di mango. La sostanza solida gialla precipitava dal liquido quando era scaldato, dopodiché veniva compressa ed essiccata. Poiché le mucche, private di altre fonti di nutrimento, erano in pessime condizioni di salute, verso il 1890 la legislazione del Bengala vietò la produzione di giallo indiano.