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 2002  giugno 30 Domenica calendario

L’angelo di Castel Sant’Angelo a Roma, posto sulla torre principale della fortezza a partire dall’XI secolo: all’inizio era di legno, quello successivo, di marmo, andò distrutto durante un assalto al castello nel 1379

L’angelo di Castel Sant’Angelo a Roma, posto sulla torre principale della fortezza a partire dall’XI secolo: all’inizio era di legno, quello successivo, di marmo, andò distrutto durante un assalto al castello nel 1379. Venne rimpiazzato da un altro sempre di marmo con le ali di bronzo, che però fu messo lassù settant’anni dopo, perché solo nel gennaio 1453 papa Nicolò V pagò l’artigiano, tale mastro Jacomo da l’Aquila, «per l’ale e le penne e spada e traverse e chatene e spranghe e perni tutti de rame». Quest’ultimo angelo saltò in aria nel 1497, per un fulmine che fece scoppiare la polveriera con tutta la torre: fu sostituito con uno di bronzo dorato che però, nel 1527, venne fuso per farne cannoni. Il quinto, sempre di marmo e con ali di bronzo, fu scolpito da Raffaello da Montelupo, nel 1544, e restò al suo posto fino al 1752, quando venne tolto perché danneggiato dalle intemperie. Quello attuale, in bronzo, è opera del fiammingo Peter Verschaffelt: nel 1798 i francesi lo ridipinsero con i colori repubblicani (bianco, rosso e blu), gli misero in testa il berretto frigio e lo ribattezzarono «Genio della Francia liberatrice di Roma».