Carnet 7/2002, 6 luglio 2002
Sergio Castellitto (L’ora di religione) sul mestiere d’attore: «Leggo spesso di divi americani che per entrare nel personaggio vivono tormenti e sofferenze: c’è chi si chiude in convento, chi va sulla montagna
Sergio Castellitto (L’ora di religione) sul mestiere d’attore: «Leggo spesso di divi americani che per entrare nel personaggio vivono tormenti e sofferenze: c’è chi si chiude in convento, chi va sulla montagna. Pubblico e critica credono a questi strazi quando li leggono e si compiacciono. Io no. So che in realtà se uno facesse il disinvolto, ammettendo che fare questo mestiere è un divertimento, verrebbe preso sottogamba».