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 2002  luglio 08 Lunedì calendario

La prima programmatrice della storia fu senza dubbio August Ada Byron, figlia del poeta Lord Byron, nata il 10 dicembre 1815

La prima programmatrice della storia fu senza dubbio August Ada Byron, figlia del poeta Lord Byron, nata il 10 dicembre 1815. Cinque settimane dopo la sua nascita, Lady Byron chiese la separazione dal marito, ottennendo la custodia unica della figlia. Terrorizzata che Ada potesse dedicarsi alla poesia come il padre, Lady Annabella (donna così razionale che Byron la definì ”Princess of Parallelograms”) la allevò perché diventasse una scienziata. Appassionata alla matematica, ma innamorata della poesia, verso i trent’anni Ada (1845) scriveva tormentata alla madre: «Se non puoi darmi la poesia, non potresti darmi almeno una scienza poetica?». A diciassette anni conobbe Mary Sommerville, traduttrice di molti lavori di Laplace e nel 1834 sentì parlare per la prima volta delle idee di Babbage riguardo il Motore Analitico. Nell’autunno del 1843 Ada (nel frattempo sposata con Lord Lovelace e madre di 3 figli piccoli) tradusse l’articolo che l’italiano Menabrea aveva scritto sul nuovo progetto di Charles Babbage, presentato a Torino due anni prima (1841). Quando Babbage lesse il lavoro di Ada, le consigliò di aggiungere anche le sue considerazioni, che risultarono essere tre volte la lunghezza dell’articolo originario. L’idea geniale di Ada fu quella di scrivere per Babbage un piano di come il motore potesse calcolare i numeri di Bernoulli. Questo piano è ora considerato il primo ”programma da computer”. La vita di Ada fu tormentata dalla malattia, morì nel 1852, dopo aver trascorso gli ultimi anni quasi sempre sotto l’effetto del laudano: chiese di essere sepolta al fianco del padre. In suo onore il linguaggio di programmazione standard, utilizzato dal ministero della difesa degli USA, è stato chiamato ADA.