www. agora.stm.it, 8 luglio 2002
Le operazioni di calcolo dei computer non sono regolate dall’algebra che normalmente si utilizza per fare i conti, ma da norme di tipo logico applicate a un sistema di numerazione binario, norme che costituiscono l’algebra booleana
Le operazioni di calcolo dei computer non sono regolate dall’algebra che normalmente si utilizza per fare i conti, ma da norme di tipo logico applicate a un sistema di numerazione binario, norme che costituiscono l’algebra booleana. Formulata dal matematico inglese George Boole nel 1854, questo tipo di algebra è caratterizzata dall’utilizzo di due soli vaolori (1 o 0) e da tutte le possibile relazioni logiche esistenti tra essi. Boole, figlio di un povero calzolaio, educato alla scuola statale, fin da piccolo dimostrò una grande predisposizione per la matematica, ma soffrì da subito per la mediocrità dei testi usati. Quando aprì una scuola tutta sua (a 16 anni era già assistente del suo maestro), per sopperire alla mancanza di testi adeguati, scrisse lui stesso un libro (The Mathematical Analysis of Logic,) ancora oggi alla base dell’algebra moderna per le idee innovative espresse: "Non dovremmo più associare Logica e Metafisica, ma Logica e Matematica".