Massimo Fini, "Nietzsche. Líapolide dell’esistenza", Marsilio, 8 luglio 2002
Quel giorno del marzo 1868, quando Nietzsche, militare di leva, mentre montava Baldwin («uno degli animali più focosi del reggimento»), sbagliò un salto e sbattè violentemente il petto contro l’arco della sella
Quel giorno del marzo 1868, quando Nietzsche, militare di leva, mentre montava Baldwin («uno degli animali più focosi del reggimento»), sbagliò un salto e sbattè violentemente il petto contro l’arco della sella. Ignorando il dolore, continuò a cavalcare, finì l’esercitazione ma la sera svenne due volte: rimandato a casa, passò dieci giorni a letto prendendo morfina.