Daria Galateria, "Entre nous", Sellerio., 8 luglio 2002
Sacha Guitry, dopo tredici anni di liti e malintesi, si riappacifica col padre e gli scrive la commedia "Pasteur": «Teatro naturalmente esaurito, il tout Paris: al secondo atto mio padre deve scrivere un biglietto, mentre ascolta un giovane che parla»
Sacha Guitry, dopo tredici anni di liti e malintesi, si riappacifica col padre e gli scrive la commedia "Pasteur": «Teatro naturalmente esaurito, il tout Paris: al secondo atto mio padre deve scrivere un biglietto, mentre ascolta un giovane che parla». Gli attori in questi casi fingono, «mio padre invece scrive davvero e quando il giovane esce di scena gli dice: "Fate recapitare immediatamente questo biglietto"». L’attore, intimorito, consegna il foglio al regista, che dopo aver letto la scritta ( "Alla signora del palco di proscenio, second’ordine a destra"), lo porge a una signora velata, che non riconosce. Lei legge: «Cara Eleonora, so che i vostri occhi mi seguono, e è per voi sola che stasera recito. Vi bacio la mano. Lucien». Era la Duse.