Alain De Botton, "la Repubblica" 11/7/2002, pagina 37., 11 luglio 2002
Durante una vacanza in Egitto, Gustave Flaubert rimase affascinato dai cammelli: «Nulla supera in grazia questo animale melanconico e singolare
Durante una vacanza in Egitto, Gustave Flaubert rimase affascinato dai cammelli: «Nulla supera in grazia questo animale melanconico e singolare. Dovreste vederli nel deserto, quando avanzano in fila contro l’orizzonte, come soldati, i colli tesi in avanti come struzzi; e camminano, camminano, camminano... Mi sgolo a furia di imitarne il verso, un tintinnio accompagnato da una sorta di tremulo gargarismo».