Giancristiano Desiderio, "Sette" 11/7/2002, 11 luglio 2002
Francesco Storace, detto Epurator, Sterminator, Moderator, Refuso, Mozzaorecchie, Energumeno, Picchiatore, Lottizzatore, una volta esortò i giornalisti a chiamarlo «Checco: dal maschile di checca, per imparare a sorridere»
Francesco Storace, detto Epurator, Sterminator, Moderator, Refuso, Mozzaorecchie, Energumeno, Picchiatore, Lottizzatore, una volta esortò i giornalisti a chiamarlo «Checco: dal maschile di checca, per imparare a sorridere». Maurizio Gasparri querelò un settimanale che l’aveva ribattezzato Biscia: «Nessuno mi ha mai chiamato Biscia. Al limite Aigor. Era appena uscito il film "Frankestein Junior" e gli amici ironizzavano sulla mia somiglianza con Marty Feldman, per via degli occhi un po’ a palla». Gianfranco Fini è detto Gianfranco Findus, Pietro Folena, da ragazzo soprannominato Polenta, è oggi "l’Indossatore" (definizione datagli da Cossiga), Marcello Dell’Utri l’Arabo, per l’ascendenza da lui sovente ricordata da un poeta arabo. Vincenzo Nespoli è detto Il Signor Lo So perché ogni volta che qualcuno gli riferisce qualcosa lui risponde sicuro: «Lo so». Antonio Leone, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera, lo chiamano Pitbull «perché non molla mai», Sergio Iannuccilli, deputato napoletano di Forza Italia, è don Felice Sciosciammocca per l’eleganza ostentata, Paolo Cento, dei Verdi, per via del cognome è "Er Piotta". Luigi Bobbio, deputato di An eletto a Sorrento, ha un hobby, la palestra: cura i muscoli, soprattutto i pettorali, che ha sempre in fuori e così i colleghi lo chiamano Sparam ’n Pietto, ossia sparami in petto.