Daniela Santanch "Corriere della Sera" 15/7/2002 pagina 21., 15 luglio 2002
A 13 anni, per potersi pagare le vacanze a Londra Daniela Santanché raccolse fragole tutti i pomeriggi dalle 2 alle 6, per un mese: «Guadagnai 100 mila, il prezzo giusto dell’aereo e dell’albergo
A 13 anni, per potersi pagare le vacanze a Londra Daniela Santanché raccolse fragole tutti i pomeriggi dalle 2 alle 6, per un mese: «Guadagnai 100 mila, il prezzo giusto dell’aereo e dell’albergo. Per mangiare e per il resto ne servivano altre cento. Papà mi sfidò: te le presto io, saprò come fartele ripagare... Quando ricominciò la scuola, mi mandò tutti i sabati a pulire, in una nostra azienda, otto bagni da camionisti. Dalle due alle otto di sera, mentre le mie amiche sfoggiavano i regali dei loro genitori, io piangevo e pulivo, mi sembrava di svenire, ma non ho ceduto. Una volta, ho dato lezioni di nuoto a Spotorno pur di comprarmi quel ciondolo di Pomellato, un pupazzetto d’oro che era il simbolo della felicità per noi ragazzine. E dicevo una bugia: me l’ha regalato papà».