Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  luglio 15 Lunedì calendario

A 13 anni, per potersi pagare le vacanze a Londra Daniela Santanché raccolse fragole tutti i pomeriggi dalle 2 alle 6, per un mese: «Guadagnai 100 mila, il prezzo giusto dell’aereo e dell’albergo

A 13 anni, per potersi pagare le vacanze a Londra Daniela Santanché raccolse fragole tutti i pomeriggi dalle 2 alle 6, per un mese: «Guadagnai 100 mila, il prezzo giusto dell’aereo e dell’albergo. Per mangiare e per il resto ne servivano altre cento. Papà mi sfidò: te le presto io, saprò come fartele ripagare... Quando ricominciò la scuola, mi mandò tutti i sabati a pulire, in una nostra azienda, otto bagni da camionisti. Dalle due alle otto di sera, mentre le mie amiche sfoggiavano i regali dei loro genitori, io piangevo e pulivo, mi sembrava di svenire, ma non ho ceduto. Una volta, ho dato lezioni di nuoto a Spotorno pur di comprarmi quel ciondolo di Pomellato, un pupazzetto d’oro che era il simbolo della felicità per noi ragazzine. E dicevo una bugia: me l’ha regalato papà».