Phil Patton, "la Repubblica" 18/7/2002, pagina 20., 18 luglio 2002
Inaugurato a Washington, a pochi isolati dall’Fbi, il Museo Internazionale dello Spionaggio. All’interno sono raccolti gli oggetti più curiosi: la macchina fotografica piazzata nel bottone di un soprabito, la pistola a un solo colpo nascosta nello stick di un rossetto (chiamata "il bacio della morte"), un ceppo di legna esplosivo, una Aston Martin DB5
Inaugurato a Washington, a pochi isolati dall’Fbi, il Museo Internazionale dello Spionaggio. All’interno sono raccolti gli oggetti più curiosi: la macchina fotografica piazzata nel bottone di un soprabito, la pistola a un solo colpo nascosta nello stick di un rossetto (chiamata "il bacio della morte"), un ceppo di legna esplosivo, una Aston Martin DB5. Appena entrato, il visitatore si trova in una specie di scuola per spie, dove sceglie un personaggio in cui identificarsi. Lungo il percorso viene interrogato sulla propria copertura, dagli altoparlanti appesi ai muri escono strane voci e alla fine gli vengono mostrati alcuni filmati girati di nascosto durante la visita. Tra i consulenti del museo, Antonio e Jonna Mandez, diplomati all’Office of Technical Affairs della Cia, che per anni hanno messo a punto oggetti multiuso, documenti falsi e travestimenti usati dalle spie.