Franco Volpi, "la Repubblica" 26/7/2002., 26 luglio 2002
Nel 1981 Friedgard Thoma, insegnante tedesca a Colonia, scrive una lettera piena d’ammirazione al filosofo settantenne mile Cioran
Nel 1981 Friedgard Thoma, insegnante tedesca a Colonia, scrive una lettera piena d’ammirazione al filosofo settantenne mile Cioran. Senza speranza d’ottener risposta, riceve presto una missiva scritta da Cioran in ottimo tedesco, che si conclude con un invito: «Se dovesse venire a Parigi, mi farebbe piacere conoscerla». Friedgard replica inviando una sua foto, fitte seguono altre lettere e poi il primo incontro, a Parigi, un giorno che Simone Bouè, compagna di Cioran, non è in città. Appena lei riparte per tornare a Colonia, lui le scrive di «avvertire un’attrazione perversa per il suo corpo». La cerca anche per telefono e la trova a letto con il compagno: seccato riaggancia. Dopo i primi entusiasmi, lei cerca di riportarlo alla realtà: al suo «vorrei sprofondare per sempre la mia testa sotto le tue sottane» risponde «tu sei vecchio, io giovane». S’incontrano ancora a Parigi, dove finiscono per coinvolgere nella relazione anche la Boué. Il carteggio s’interrompe nel 1989: Cioran non ricorda più niente, Friedgard e Simone vanno insieme all’ospizio in cui è ricoverato.