29 luglio 2002
Non che questo possa consolarci per l’ultima sconfitta ai Mondiali di calcio, ma ci sono prove scientifiche: le squadre di football che giocano in casa sono avvantaggiate
Non che questo possa consolarci per l’ultima sconfitta ai Mondiali di calcio, ma ci sono prove scientifiche: le squadre di football che giocano in casa sono avvantaggiate. E non solo perché i giocatori si sentono appoggiati dai propri tifosi. Anche gli arbitri avrebbero infatti un atteggiamento diverso nei confronti delle due squadre. Così è emerso da uno studio condotto da Alan Nevill all’Università dei Wolverhampton, Inghilterra. Il ricercatore e i suoi assistenti hanno mostrato un video di 47 contrasti in scivolata a un gruppo di arbitri qualificati e hanno chiesto loro di giudicare se l’intervento era fallo. Gli arbitri sono stati divisi in due gruppi: alcuni potevano sentire le reazioni della folla, altri solo guardare il filmato senza audio. Nessuno dei due gruppi, però, poteva vedere il giudizio dato dall’arbitro di quelle partite. Quando l’audio è ritornato, gli arbitri si sono dimostrati tutti riluttanti a penalizzare la squadra che giocava in casa. Anzi, hanno subito giudicato un 15 per cento in meno di interventi compiuti dai giocatori come falli. Inoltre, il gruppo che prima aveva potuto sentire solo le reazioni della folla ha preso decisioni molto in linea con quelle degli arbitri ufficiali delle partite. Nevill pubblicherà i suoi risultati su ”Psychology of Sport and Exercise”.