Hilton Hamman, "L’Espresso", 18/7/2002 pagina 128., 18 luglio 2002
Ultima trovata di Wikus Gresse, vicedirettore del carcere sudafricano di Pollsmor (Città del Capo), redimere delinquenti facendogli allevare pappagalli
Ultima trovata di Wikus Gresse, vicedirettore del carcere sudafricano di Pollsmor (Città del Capo), redimere delinquenti facendogli allevare pappagalli. L’operazione, nome in codice "Uccello in gabbia", partita nel 1997, sembra dare ottimi risultati: uomini condannati per rapina, stupro, omicidio devono nutrire e accudire un parrocchetto finché non diventa abbastanza grande da poter essere venduto. In cinque anni sono stati allevati 2 mila pappagalli. Metà dei soldi guadagnati dalla vendita degli animali (un pappagallo grigio africano può valere anche 300 dollari) vanno ai carcerati, l’altra metà al penitenziario. Richard Roberts, dentro per stupro: «Gli uccelli non sparlano di me o non mi dicono che sono spazzatura della società». I pedofili gli unici a non rispondere bene al programma: tentano di usare gli uccellini per adescare minori durante i colloqui.