Arturo Zampaglione, ìla Repubblica.itî 30/7/2002, 30 luglio 2002
Un attacco preventivo verrebbe interpretato da Teheran come un atto di guerra, "con conseguenze per il momento imperscrutabili"
Un attacco preventivo verrebbe interpretato da Teheran come un atto di guerra, "con conseguenze per il momento imperscrutabili". Spingerebbe poi gli ayatollah ad accelerare la ricerca in campo nucleare e potrebbe creare tensioni con la Russia di Vladimir Putin, che ha sempre difeso la buona fede del progetto iraniano e che, dopo quella di Bushehr, ha promesso di costruire altre cinque centrali in Iran.