Massimo Di Forti, "Il Messaggero", 17/7/2002 pagina 11., 17 luglio 2002
Consigli di Barbara Ronchi della Rocca, maggiore esperta italiana di buone maniere. In Giappone evitare di starnutire in pubblico, quando si è invitati a cena non portare fiori alla padrona di casa «perchè si fa solo con i malati o per i lutti», non aiutare mai una persona che cade per strada («l’umiliazione sarebbe insopportabile, meglio chiamare un’ambulanza»)
Consigli di Barbara Ronchi della Rocca, maggiore esperta italiana di buone maniere. In Giappone evitare di starnutire in pubblico, quando si è invitati a cena non portare fiori alla padrona di casa «perchè si fa solo con i malati o per i lutti», non aiutare mai una persona che cade per strada («l’umiliazione sarebbe insopportabile, meglio chiamare un’ambulanza»). In Cina il cibo viene tagliato in cucina dal cuoco e poi mangiato a tavola con le bacchette: l’uomo civilizzato non deve mai usare violenza, neppure con coltello e forchetta; finito di mangiare è bene lasciare la tavola in disordine per dimostrare di aver gradito il pasto; le mance sono ben accette, alla posta se ne può lasciare una anche al direttore. Se si viene invitati da un brasiliano, è educato arrivare almeno con un’ora e mezzo di ritardo, mentre se si offre qualcosa a un russo deve essere sempre nel numero di tre: tre sigarette, tre caramelle, eccetera. Una donna egiziana non pagherà mai il conto, mentre in kenia l’ospite d’onore a tavola verrà servito sempre per ultimo. Se in Svezia si riceve un invito per le 18 vuol dire che si deve partecipare a una cena informale, se è per le 19 meglio che gli uomini indossino lo smoking. Quando in Kenia si devono chiedere informazioni, è consigliabile farlo con gentilezza e cautela: rivolgendosi a sconosciuti, prima si parla un po’ per fare amicizia e solo dopo si chiede l’informazione.