Guido Ceronetti, "La Stampa" 4/8/2002, 4 agosto 2002
«Mettiamo che di colpo, l’Utente Desiderato si materializzi! Eccolo qua, accanto al Telefono - che è fisso come la volontà di Cesare, non mobile come la donna di quel tenore, e nero, di bachelite, del 1940, incrostato al muro dove il pipistrello si nutre di scarafaggi
«Mettiamo che di colpo, l’Utente Desiderato si materializzi! Eccolo qua, accanto al Telefono - che è fisso come la volontà di Cesare, non mobile come la donna di quel tenore, e nero, di bachelite, del 1940, incrostato al muro dove il pipistrello si nutre di scarafaggi. Ha una faccia strana, l’Utente, due occhiaie vuote, immense, il cranio pelato, è coperto da un caffettano nero, e impugna una falce da museo del Neolitico: "Sono l’Utente Desiderato", pallidamente dice» (Guido Ceronetti).