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 2002  agosto 03 Sabato calendario

Giovanni Papini alla nipote Ilaria: «Attraverso quegli occhi, dov’è qualcosa di me e che forse mi ricorderanno, ho l’illusione di poter vedere anch’io, nel futuro, sempre questa bellezza mattutina dell’universo che si desta, questa accorante luce della sera che cala, del giorno che si spegne»

Giovanni Papini alla nipote Ilaria: «Attraverso quegli occhi, dov’è qualcosa di me e che forse mi ricorderanno, ho l’illusione di poter vedere anch’io, nel futuro, sempre questa bellezza mattutina dell’universo che si desta, questa accorante luce della sera che cala, del giorno che si spegne».