Ranieri Polese, "Corriere della Sera", 3/8/2002 pagina 27., 3 agosto 2002
Giovanni Papini alla nipote Ilaria: «Attraverso quegli occhi, dov’è qualcosa di me e che forse mi ricorderanno, ho l’illusione di poter vedere anch’io, nel futuro, sempre questa bellezza mattutina dell’universo che si desta, questa accorante luce della sera che cala, del giorno che si spegne»
Giovanni Papini alla nipote Ilaria: «Attraverso quegli occhi, dov’è qualcosa di me e che forse mi ricorderanno, ho l’illusione di poter vedere anch’io, nel futuro, sempre questa bellezza mattutina dell’universo che si desta, questa accorante luce della sera che cala, del giorno che si spegne».